Alimentazione in Menopausa

Menopausa e Tumore al Seno

Menopausa e tumore al seno

August 10, 20243 min read

Menopausa e Tumore al Seno

Un viaggio attraverso i cambiamenti ormonali

Menopausa e Tumore al Seno

Nell'articolo "Il concetto di Rischio in Medicina" abbiamo spiegato cosa fosse il rischio clinico e come il concetto si applicasse alla medicina. Oggi quindi affronteremo l’argomento relativo alla menopausa e tumore al seno.

Introduciamo il discorso con un piccolo ripasso sulla menopausa e su come si arrivi a questa correlazione.

La menopausa, come sappiamo, rappresenta una transizione fisiologica significativa nella vita di una donna, caratterizzata da una diminuzione della produzione di estrogeni e progesterone da parte delle ovaie. Questa riduzione ormonale può causare una serie di sintomi spiacevoli, tra cui vampate di calore, sudorazioni notturne, secchezza vaginale e alterazioni dell'umore.

La terapia ormonale sostitutiva (HRT) viene spesso utilizzata per alleviare questi sintomi, ma è associata a un aumento del rischio di cancro al seno. Per comprendere meglio questo legame, è fondamentale scrivere di più riguardo ai protagonisti silenziosi di questa storia: i geni BRCA.

GENI BRCA

I geni BRCA (BRCA1 e BRCA2) sono geni oncosoppressori che giocano un ruolo cruciale nella riparazione del DNA e nel mantenimento della stabilità genomica.

La perdita della funzione di BRCA1 o BRCA2 compromette la capacità delle cellule di riparare il DNA danneggiato. Questo porta a un accumulo di mutazioni e instabilità genomica, aumentando la probabilità di trasformazione neoplastica. La deficienza nella riparazione del DNA può anche interferire con altri meccanismi di controllo del ciclo cellulare e apoptosi, contribuendo alla crescita tumorale.

Le donne con mutazioni BRCA1 o BRCA2 hanno un rischio significativamente aumentato di sviluppare il cancro al seno rispetto alla popolazione generale. Il rischio per BRCA1 può arrivare fino al 72%, mentre per BRCA2 può essere fino al 69% entro i 80 anni. Le donne con una storia familiare di cancro al seno o ovarico possono essere candidate per il test genetico per identificare mutazioni BRCA. Le portatrici di mutazioni BRCA infine sono spesso sottoposte a programmi di sorveglianza intensificata, inclusi mammografie annuali e risonanze magnetiche (MRI).

Terapia ormonale sostitutiva (HRT)

La terapia ormonale sostitutiva (HRT) viene spesso utilizzata per alleviare i sintomi della menopausa ma è associata a un aumento del rischio di cancro al seno.

Gli estrogeni agiscono legandosi ai recettori ERα e ERβ nelle cellule target. Questo legame stimola la trascrizione di geni responsabili della proliferazione e differenziazione cellulare.

I progestinici, d'altra parte, si legano ai recettori del progesterone (PR) e modulano l'attività degli estrogeni nell'endometrio e nel tessuto mammario. L'aggiunta di progestinici nella HRT combinata è progettata per prevenire l'iperplasia endometriale indotta dagli estrogeni, riducendo il rischio di carcinoma endometriale. Tuttavia, questa combinazione sembra aumentare il rischio di cancro al seno.

La decisione di iniziare l'HRT dovrebbe bilanciare i benefici per il sollievo dei sintomi menopausali contro il potenziale aumento del rischio di cancro al seno. Alcuni protocolli suggeriscono l'uso di HRT a dosi minime efficaci e per la durata più breve possibile per mitigare il rischio.

Conclusioni

Il legame tra menopausa, terapia ormonale sostitutiva e cancro al seno è complesso e multifattoriale. La fisiopatologia del cancro al seno è influenzata dagli estrogeni e dai progestinici, che possono aumentare la proliferazione delle cellule mammarie e il rischio di mutazioni oncogeniche. Epidemiologicamente, l'uso di HRT, in particolare quella combinata, è associato a un aumento del rischio di cancro al seno, con il rischio che varia in base alla durata del trattamento e al tipo di ormoni utilizzati.

Una valutazione attenta e personalizzata del rischio, insieme a un monitoraggio regolare, è essenziale per la gestione sicura ed efficace della terapia ormonale sostitutiva nelle donne in menopausa.

Endocrinologo Alberto Langione

Fonte: Alberto Langione Blog

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Alberto Langione

Medico Chirurgo Specialista in Endocrinologia, Malattie del Metabolismo e Nutrizione

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FAQ

Quali consigli o soluzioni posso trovare nel fitness in menopausa?

Per il fitness in menopausa, ci sono diversi consigli e soluzioni che possono essere utili basati sugli studi scientifici. Fitness in menopausa riporta i consigli testati e provati per le donne che non hanno esperienza nel fitness. Aiutiamo a trasmettere le informazioni reali da applicare nella tua quotidianità.

E’ possibile richiedere la consulenza privata con Fitness in Menopausa?

Certamente, puoi richiedere la consulenza mirata e sarò io personalmente a indicarti il professionista più adeguato al tuo caso che potrebbe essere un endocrinologo, nutrizionista o dietologo. Se serve intero staff.

Quali sono i programmi di allenamento che posso ottenere con Fitness in Menopausa?

Gli allenamenti proposti da Fitness in Menopausa dipendono dal tuo livello di fitness. FIM può indicarti su un allenamento auto conclusivo se riesci a scegliere da sola oppure per qualsiasi dubbio puoi compilare il modulo e verrai contattata per una consulenza gratuita che ti aiuterà a scegliere il miglior metodo per te.

Quali sono i benefici dell’allenamento di forza durante la menopausa?

L’allenamento di forza è fondamentale durante la menopausa perché aiuta a mantenere e aumentare la massa muscolare, migliora la densità ossea, supporta il metabolismo e contribuisce alla gestione del peso corporeo. Inoltre, riduce il rischio di osteoporosi e fratture.

Quali alimenti dovrei includere nella mia dieta?

Una dieta equilibrata dovrebbe includere:

• Proteine magre: carni bianche, pesce, legumi e tofu.

• Calcio e vitamina D: latte e derivati, verdure a foglia verde, e pesce azzurro.

• Fibre: frutta, verdura, cereali integrali e legumi.

• Grassi sani: olio d’oliva, avocado, noci e semi.

Come posso gestire i sintomi della menopausa con l’esercizio fisico?

L’esercizio fisico regolare, come camminate, yoga e allenamenti di resistenza, può aiutare a ridurre i sintomi della menopausa come le vampate di calore, l’insonnia e i cambiamenti d’umore. L’attività fisica migliora anche il benessere generale e la salute mentale.

Quante volte alla settimana dovrei allenarmi?

È consigliabile dedicare almeno 150 minuti a settimana ad attività aerobica moderata, come camminare o nuotare, e includere due sessioni di allenamento di forza per mantenere la massa muscolare.

L’allenamento di resistenza è sicuro per le donne in menopausa?

Sì, l’allenamento di resistenza è sicuro e altamente raccomandato per le donne in menopausa. È importante iniziare gradualmente e, se possibile, lavorare con un istruttore qualificato per assicurarsi che gli esercizi siano eseguiti correttamente e in sicurezza.

Come posso migliorare la qualità del sonno durante la menopausa?

Per migliorare la qualità del sonno:

• Mantieni una routine di sonno regolare.
• Evita caffeina e alcol prima di dormire.

• Pratica tecniche di rilassamento come la meditazione o lo yoga.

• Crea un ambiente di sonno confortevole e privo di distrazioni.

Quali sono gli effetti della terapia ormonale sulla densità ossea?

La terapia ormonale può aiutare a mantenere la densità ossea dopo la menopausa. Tuttavia, è importante discuterne con il proprio medico per valutare i benefici e i rischi, e considerare altre opzioni come l’esercizio fisico e una dieta ricca di calcio.

Posso fare esercizio se ho sintomi di osteoporosi?

Sì, l’esercizio è importante anche se hai sintomi di osteoporosi. Esercizi a basso impatto e con i pesi, come il sollevamento pesi leggero, possono aiutare a migliorare la densità ossea e la forza muscolare. Consulta sempre un medico prima di iniziare un nuovo programma di esercizi.